RE PER UNA NOTTE

01.12.2011 13:00

Elogio a questa semi-sconosciuta opera del duo Scorsese - De Niro, che a quanto pare non ha sbagliato mai un colpo... eh, periodi d'oro!

Re per una notte (The King of Comedy) è un film del 1983 diretto da Martin Scorsese.

De Niro sopra le righe e Lewis sotto in questa livida commedia impregnata di tristezza nera e di malinconiche riflessioni sulla paranoia, i riti tribali di massa, il feroce rampantismo della gente in TV.

La pellicola è stato un cocente insuccesso al botteghino, tanto da costringere Scorsese, per il suo film successivo (Fuori Orario), ad avvalersi di una produzione indipendente, un insuccesso che gli fa onore!

Fu presentato in concorso al 36° Festival di Cannes.

Rupert Pupkin è un uomo di mezza età che vive con sua madre e sogna ad occhi aperti di diventare un comico affermato. Accanito fan dello showman televisivo Jerry Langford, dopo un fortuito incontro con lui, comincia ad assillarlo nel tentativo di ottenere un provino se non anche un'apparizione sugli schermi. Langford, uomo schivo e scontroso al di fuori delle telecamere, ormai da diverso tempo è il mattatore dello spettacolo televisivo "The King of Comedy" (letteralmente: il re della comicità), programma del quale è protagonista a furor di popolo. Di fronte ai rifiuti di Langford, Pupkin, adotta uno stratagemma, aiutato dalla sua amica Marsha, poco più che ventenne e follemente innamorata del divo: lo sequestra e lo tiene sorvegliato dalla ragazza, in preda a numerose fantasie erotiche su di lui. Successivamente ricatta lo staff televisivo: se non lo faranno apparire nello show serale, ucciderà Langford.

I produttori cedono e, mentre il rapitore appare in TV per fare il suo numero, viene sorvegliato dalla polizia e dal FBI. Ma almeno quella sera il "king of comedy" è lui, con il suo mediocre repertorio decisamente poco originale. Intanto Jerry, riesce a liberarsi da Marsha e a fuggire di corsa verso gli studi televisivi, per poi assistere alla messa in onda del programma registrato. Rupert, condannato a sei anni di reclusione, ne sconta solo due e mezzo per buona condotta: tornato in libertà si gode la conquistata celebrità, dovuta non tanto alle sue gag, quanto alla tenacia con la quale aveva realizzato il sogno di una vita. "Re dei comici" soltanto "per una notte" ha tuttavia trovato la gloria: la sua biografia viene stampata e diffusa in tutta l'America.

Il film mantiene una certa equidistanza dal mondo edonista dello show business, dove è difficile fare breccia, e dal carattere goffo del protagonista, talmente ingenuo da non accorgersi di avere tante aspirazioni quanto è poco il suo talento. Il cognome stesso Pupkin rimanda alla parola "pumpkin", cioè zucca, a suggerire un uomo dalla dubbia intelligenza e scarsa maturità.

  • Gran parte della scena ambientata nella villa di campagna di Langford è stata improvvisata da De Niro, suscitando la sorpresa di Jerry Lewis.
  • Martin Scorsese appare brevemente nei panni di un regista televisivo.
  • Un gruppo di punk è visibile all'angolo di una strada nel film. Chiamati dal personaggio di Marsha, "Street Scum" (feccia da marciapiede), sono interpretati da Mick Jones, Joe Strummer, e Paul Simonon dei The Clash, dall'attrice-cantante Ellen Foley, da Don Letts e Kosmo Vinyl (membri dell'entourage dei Clash), e da Pearl Harbor, all'epoca moglie di Simonon. Ai tempi, la Foley era la ragazza di Mick Jones — cantò anche nel brano Hitsville UK sull'album dei Clash Sandinista!.
  • Per il ruolo di Langford, vennero prese in considerazione diverse star, tra le quali, Frank Sinatra e persinoDean Martin, ex partner di Lewis sugli schermi.